Disturbi gastrici: quando utilizzare Biochetasi?
22/03/2022 - Nella categoria I consigli del tuo farmacista
Tutti i giorni, e soprattutto in situazioni particolari, ad esempio in gravidanza, le nostre giornate possono essere ostacolate da disturbi gastrici di varia natura, spesso gestibili con pratici e veloci rimedi.
Quali sono i disturbi gastrici?
I disturbi gastrici in cui possiamo imbatterci ogni giorno sono diversi: Nausea, Vomito, Difficoltà Digestive, Acidità e Bruciore di stomaco, Reflusso Gastrico, post sbornia, disturbi gastrici in gravidanza, acetone nei bambini. Esaminiamoli singolarmente:
Nausea: cos'è e quali sono i rimedi?
La nausea è un disturbo caratterizzato da una condizione di spossatezza e malessere generale accompagnati da stimolo di vomito. Spesso si manifesta con pallore, vertigine, sudorazione e può essere accompagnata da repulsione per il cibo e odori forti, disagio allo stomaco e abbondante produzione di saliva.
I fattori che possono scatenare la nausea sono:
- stimoli olfattivi, visivi, gustativi;
- fattori ormonali (ad esempio la gravidanza);
- assunzione di determinati farmaci;
- disturbi a carico di determinati organi, quali per esempio l'orecchio;
- patologie endocrine;
- stati influenzali;
- stati emotivi, tensione, ansia;
- indigestione, intossicazione alimentari;
- dolori cervicali.
Per ridurre o eliminare la nausea si possono adottare dei semplici rimedi, quali per esempio:
- consumare pasti regolari;
- evitare di assumere cibi fritti o difficili da digerire;
- cenare almeno 3 ore prima di andare a dormire;
- non abusare di alcool;
- ridurre al minimo o evitare di fumare.
I rimedi naturali che alleggeriscono la sensazione di nausea sono:
limone, zenzero, bevande calde (come per esempio camomilla o te, che placano la nausea e aiuta la digestione).
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Vomito: come curarlo?
Il vomito è un meccanismo fisico che si verifica con la fuoriuscita improvvisa del contenuto gastrico attraverso la bocca, provocata dalla contrazione dei muscoli del diaframma e dell'addome accompagnato da un movimento che lo spinge dal basso verso l'alto.
Di solito il vomito è dovuto a:
- aumento della nausea;
- malessere generale;
- sensazione di bocca amara;
- ritmo cardiaco aumentato e sudorazione.
Le cause più comuni del vomito sono:
- infezioni intestinali (accompagnati da diarrea);
- gravidanza (soprattutto nel primo trimestre);
- emicrania;
- disturbi dell'orecchio (labirintite);
- mal d'auto (cinetosi);
- acetone (nei bambini).
Per curare i disturbi causati dal vomito è innanzitutto importante:
- evitare la disidratazione, bevendo acqua a piccoli sorsi; si possono assumere anche té e camomilla.
- Mangiare cibi solidi e leggeri come crackers salati, riso in bianco, mele e pere cotte, che aiutano a ripristinare i sali persi e tollerare meglio l'introduzione di liquidi.
- Se lo stomaco permette, si possono introdurre gradualmente nella dieta anche carne bianca o pesce magro cotto alla griglia o al vapore, formaggi digeribili e ricchi di minerali.
Difficoltà digestive: come intervenire?
La digestione è il processo che inizia nella bocca per proseguire nello stomaco e nell'intestino, durante il quale l'organismo muta gli alimenti in sostanze pronte ad essere assorbite.
I sintomi di una cattiva digestione possono essere diverse, tra le più comuni:
- nausea e vomito;
- dolore addominale;
- bruciore di stomaco;
- pesantezza dopo i pasti;
- senso di sazietà;
- gonfiore;
- sonnolenza;
- mancanza di concentrazione e nervosismo.
I disturbi possono derivare da diverse cause:
- alterazioni della secrezione gastrica;
- stress prolungato;
- alterata disfunzione ormonale (gravidanza o menopausa);
- abitudini alimentari sbagliate (es. mangiare troppo e troppo velocemente);
- consumare cibi acidi e bere bevande gassate.
I rimedi pratici per favorire la digestione:
- masticare lentamente, la prima digestione inizia in bocca;
- scegliere preferibilmente cibi che favoriscono la digestione, come finocchi o carciofi;
- ridurre il consumo di alcool, bevande gassate e caffè;
- cenare almeno 3 ore prima di andare a dormire.
Acidità di stomaco: cos'è e cosa fare
L'iperacidità gastrica è una condizione acuta o cronica caratterizzata da una eccessiva produzione di acido gastrico. Questo può provocare un'infiammazione della mucosa gastrica con conseguente dolore e bruciore allo sterno.
I sintomi che può dare l'acidità di stomaco sono diversi:
- dolore durante la digestione e difficoltà a deglutire;
- bruciore di stomaco;
- eruttazioni acide;
- vomito.
Quali sono i fattori che favoriscono l'acidità?
Sicuramente abitudini alimentari scorrette, stress, assunzione di determinati farmaci (ad esempio FANS), abitudini alimentari errate, infezioni da Helicobacter Pylori.
Per prevenire l'acidità di stomaco invece sarebbe ideale attuare uno stile di vita sano ed un'alimentazione equilibrata: evitare cibi fritti, troppo pesanti (come salumi, insaccati o carne rossa) o acidi (pomodori, agrumi, kiwi), bere bevande gassate.
Reflusso gastrico: a cosa è dovuto?
Il reflusso è una condizione clinica che si verifica quando i succhi gastrici vengono a contatto con la parete dell'esofago provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido. Il passaggio di acido dallo stomaco avviene fisiologicamente durante la giornata, specie dopo i pasti.
Nausea Gravidica: i disturbi di ciascun trimestre
Durante la gravidanza tutto il corpo cambia: è un periodo speciale per la futura mamma. Nonostante ciò possono verificarsi dei disturbi legati ai diversi periodi di gravidanza.
Durante il primo trimestre disturbi comuni possono essere nausea e vomito, gestibili con delle semplici accortezze:
- fare pasti piccoli e frequenti;
- bere acqua in piccole quantità e frequentemente;
- evitare cibi grassi e piccanti;
- bere te deteinato o camomilla.
Nel secondo trimestre di gravidanza insorgeranno difficoltà digestive, le cui cause sono legate a a cambiamenti fisici e ormonali.
Nel terzo trimestre di gravidanza i disturbi maggiori saranno legati a bruciore di stomaco e reflusso. Il reflusso è provocato dalla risalita del contenuto acido dallo stomaco all'esofago fino alla gola. In questa ultima fase della gravidanza la causa principale del reflusso è la crescita del feto, e con lui l'aumento delle dimensioni dell'utero, che provocano una pressione sempre maggiore sulle pareti dello stomaco.
È bene seguire, specialmente in questo periodo, delle semplici ma fondamentali accortezze:
- prediligere indumenti comodi che premano sulla pancia;
- respirare profondamente, nonostante sia più difficoltoso il respiro a causa del diaframma sospinto verso l'alto dall'utero che cresce;
- scegliere di fare pasti leggeri ma continui.
Acetone nei bambini: cos'è e perché può comparire?
L'acetone è un disturbo dovuto ad un'alterazione del sistema metabolico dovuta alla carenza di zuccheri i cui sintomi sono nausea, vomito e alitosi. Si verifica soprattutto nei bambini tra i 2 e i 10 anni di età. Le cause sono svariate, alcune di queste possono essere:
- febbre;
- stress;
- digiuno prolungato o diete troppo ricche di grassi e povere di carboidrati.